L’Italia è anche un paese di ballerini. Nonostante siano passati molti anni, tanti sono coloro che seguono il sogno di Travolta nella “febbre del Sabato sera”.
I dati confermano che il bel paese è ricco di scuole di ballo, frequentate da persone di tutte le età, dove, a farla da padrone, sono ancora i ritmi latino americani.
Tra gli appassionati, c’è chi sostiene che ballare sia un modo divertente e comunque efficace, per rimanere in forma. Come dargli torto. Secondo recenti studi, il dispendio energetico durante il ballo, è piuttosto alto. Si passa dalle 2-3 kcal al minuto dei “lenti”, alle 5-6 kcal al minuto di salsa, funk e techno, per arrivare alle 7kcal al un minuto di Rock’n’roll (circa 500 kcal ogni ora).
Naturalmente, queste cifre sono solo indicative. Le calorie spese per compiere qualsiasi tipo d’esercizio fisico, dipendono non solo dal peso e dalla forma di chi si muove, ma soprattutto dall’intensità con cui si eseguono i movimenti. Molto dipende anche dalla tecnica. Possedere una padronanza completa del gesto sportivo, aiuta, per esempio, nuotatori e sciatori ad essere più economici, in altre parole, a parità di velocità, a consumare molte meno calorie rispetto ad un principiante. La stessa cosa vale per il ballo.
I consumi calorici nei diversi balli, forniscono comunque un’utile indicazione di base, che ci permette di dimenarci con maggior soddisfazione sulle pedane di discoteche, balere e palestre.
Tutti i balli vanno bene, l’importante è danzare per almeno una ventina di minuti consecutivi. Come risultato, avremo una migliore tonicità muscolare ed un sistema cardiovascolare più efficiente. Lo sforzo prodotto in discoteca ha anche un grosso potenziale antistress, soprattutto nelle danze poco codificate come quelle moderne, dove si ha una completa libertà di espressione e non si ha l’obbligo di stare all’interno di schemi di movimento precisi come succede invece nello sport in generale. Per danzare si deve comunque restare concentrati sui passi e sulla musica, questo aiuta a sgombrare la mente da ogni altra preoccupazione.
Il frastuono, l’aria non sempre limpida che si respira, il caldo a volte soffocante, fa alzare comunque il sopracciglio ai veri sportivi ed ai veri igienisti, che, non a caso, hanno trasferito la danza in palestra.
I corsi sono perlopiù frequentati da donne e le offerte, spaziano enormemente; si va dalla jazz-dance (base musicale il jazz), al funk (base musicale il funk), dalla flamenco-aerobics (base musicale il flamenco) al be-bop, dalla tango-dance argentina alla brasiliana capoeira.
In discoteca, ma anche in palestra, bisogna avere semmai attenzione ad alcune posture, imposte da alcuni tipi di ballo. Certe mosse, sollecitano in modo eccessivo la schiena, aumentando il rischio di lombalgie e colpi della strega.
In ogni caso, prudenza vuole, che i primi minuti di danza siano affrontati in maniera soft, senza esasperare cadenze e movimenti. Proprio come succede per il riscaldamento in ambito sportivo.